La Val d’Orcia: passeggiare tra i suoi splendori
tempo stimato di lettura 2 min – Elisa Carta
…anche da assaggiare
“Colline di Toscana, coi loro celebri poderi, le ville, i paesi che sono quasi città, nella più commovente campagna che esista.” F. Braudel
Un perfetto connubio di arte e paesaggio nel quale convivono unicità naturali e tradizioni enogastronomiche. Potrebbe essere descritta così, in breve, la splendida Val d’Orcia circondata da morbide colline, profumati vigneti e lunghi viali alberati.
Racchiusa tra le pendici del monte Amiata e la città di Siena, questa valle nel sud della Toscana custodisce tesori e storie meravigliose, tanto da essersi meritata la nomina a Patrimonio Culturale dell’Umanità nel 2004.
Il suo paesaggio rurale è popolato di incantati centri abitati di origine medievale, di maestose abbazie e piccole chiese, e conserva ancora oggi il suo carattere genuino.
Scopriamo insieme alcune delle sue meraviglie…
Pienza. La Città Ideale
Edificata nel XV secolo per volontà del papa Pio II Piccolomini, da cui il nome, con la volontà di renderla la residenza temporanea per sé e per la sua corte e allo stesso tempo un ricordo eterno delle sue origini senesi.
La città è il prototipo del concetto umanistico di “Città ideale”: un luogo in cui l’uomo possa vivere in totale armonia con se stesso e con la natura. Un susseguirsi di prospettive diverse convergono sulla grande piazza trapezoidale su cui affaccia il Duomo, vero fulcro dell’intera città. Dedicato alla Vergine Assunta, la sua pianta è divisa in tre navate e l’architettura si ispira alle simmetrie e agli equilibri formali derivanti da Leon Battista Alberti pur mantenendo bellissimi dettagli di matrice tardogotica, come il rosone al centro della facciata.
Abbazia di S. Antimo e Cappella di Vitaleta. Due tesori immersi nella natura
Percorrendo una suggestiva strada panoramica si raggiunge una piccola radura circondata da ulivi secolari e campi di grano sulla quale si erge, a sorpresa, l’imponente Abbazia di S. Antimo, il più importante esempio di architettura monastica di stile romanico-toscano. L’architettura, interamente in travertino, suggerisce una derivazione francese con il suo impianto basilicale a tre navate e deambulatorio finale. Secondo la tradizione l’abbazia fu costruita nel 781 d.C. per volontà di Carlo Magno.
Pochi chilometri più a nord, la Val d’Orcia riserva un’altra meravigliosa sorpresa: incorniciata da campi e filari di cipressi, una piccola cappella dedicata alla Madonna di Vitaleta domina la collina. Costruita nel tardo Rinascimento, le sue piccole dimensioni e la sua posizione isolata non l’hanno penalizzata, anzi ne sono stati il punto di forza rendendola la protagonista di uno dei paesaggi più suggestivi e fotografati del mondo.
Il Brunello di Montalcino
Una possente cinta muraria ci introduce nella quasi fiabesca città di Montalcino il cui centro storico è dominato dalla grande fortezza costruita nel 1361.
Tutto intorno alla cittadina si trovano morbide colline sulle quali sono adagiati preziosi vigneti… Preziosi perché da loro nasce uno dei vini rossi più famosi e amati al mondo: il Brunello di Montalcino. Il vino, si sa, è sinonimo di passione e pazienza e la deliziosa formula fu ideata nel 1888 da Ferruccio Biondi Santi il quale fu il primo a pensare di eliminare le uve Chianti per utilizzare esclusivamente quelle Sangiovese. Dopo cinque anni di invecchiamento, due dei quali in botti di quercia, il Brunello sarà diventato un vero e proprio tesoro da degustare.
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